mercoledì 23 gennaio 2013

L'outing del camaleonte


Ernesto Galli dalla Loggia, oggi, dalle pagine del Corriere torna a riferirsi alla questione "conformismo" :


http://27esimaora.corriere.it/articolo/il-mondo-gay-e-le-vestali-di-un-certo-conformismo/

Di fatto, riassumendo all'osso, riferisce che «Il conformismo degli intellettuali non si misura su ciò che pensa la gente comune, bensì si misura su ciò che pensano gli altri intellettuali» citando Orwell, e continua "Per questo è abbastanza ovvio che nell'ambiente intellettuale chi pure dentro di sé è magari convintissimo che la natura esiste, che il genere corrisponde a una base sessuale biologica, che non si possa parlare di alcun diritto alla genitorialità ma che semmai il solo diritto è quello del bambino ad avere un padre e una madre, chi è pure dentro di sé, dicevo, è magari arciconvinto di tutte queste cose, esita tuttavia a dirlo chiaramente. Per la semplice ragione che non ama sottoporsi al giudizio negativo che una tale affermazione gli attirerebbe immediatamente da parte dei suoi simili". Geniale, nella sua assurdità, la chiusura " Ps: vorrei fosse chiaro, questo non è un articolo sull'omosessualità, sugli omosessuali o sui loro diritti. È un articolo sulle vestali dell'illuminismo che non si sono accorte di essersi trasformate col tempo in devote sentinelle delle maggioranze silenziose." 


Se posso esprimere un'opinione, EGDL deve guadagnare lo stipendio che riceve, probabilmente non scontentando chi lo paga. 

Per farlo (lui e non solo lui) si arrampica come un geco mimetico su specchi sempre più verticali e trasparenti, facendo risaltare facilmente che il camaleontismo, quando non vi è un boschetto in cui rifugiarsi, rivela più di quanto vorrebbe. Sarà per questo probabilmente il lai un po' solitario di EGDL: sparito il coro di chi si straccia le vesti contro l'avanzamento dei diritti per tutte e tutti nella società, le uniche sponde che ritrova sono quelle di noti esponenti dei partiti: Giovanardi, Bindi, Buttiglione, Finocchiaro, Alfano, etc. Insomma, non propriamente la crème de la crème dove un intellettuale possa serenamente rifugiarsi o citare a sua difesa.

Ed è qui, su questa lastra di vetro, che emergono le interessanti e radicate idee di chi, come EGDL, continua ad esporsi contro uno stato laico e di diritto. Per esempio, le continue citazioni a convinzioni intime (di altri) basate su un ordine morale (made in oltretevere), risaltano chiaramente in controluce mostrando che questo altro non è che il solito tentativo di far riferimento ad un ordine naturale delle cose, costruito culturalmente - basta leggere qualunque saggio di antropologia - nell'ultimo secolo anche come puntello ai regimi totalitari.

Ed è in questo stato mentale che EGDL non si capacita di trovarsi solo, un po' arretrato, un po' lasciato indietro dalla storia che avanza. Punta i piedi, lancia appelli e pare proprio chi vorrebbe fermare una valanga a mani nude.

Dicevamo poi geniale la chiusura, dove EGDL tenta di giustificare perfino l'ingiustificabile affermando che questo non è un'articolo sui diritti o sull'omosessualità. Certo, era evidente che qui si affronta il mistero della torta Sacher.


Ps. Questo comunicato non si esprime contro Galli dalla Loggia, sia ben chiaro, ma su quanti continuano ad arrampicarsi sugli specchi per difendere, attraverso una rete di menzogne, allarmismo, populismo becero e disinformazione, una situazione di discriminazione a scapito di una - o probabilmente più - minoranze. Non parliamo certo di Galli Dalla Loggia, ma se egli (o altri)  si riconosce in questa descrizione, beh, non possiamo farci nulla. 

Marco Giusta

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