mercoledì 25 dicembre 2013

Pride d'Inverno - Catania 2013







Oggi siamo qui in strada a Catania in questo meraviglioso Pride d'Inverno per dare forza alla richiesta collettiva di avere una legge sensata contro l'omotransfobia e a ricordare a chi dovrebbe fare leggi per il bene comune che il matrimonio, l'abrogazione e revisione della legge 40, la riscrittura della legge 164, le adozioni, ma anche il diritto al lavoro, con la possibilità d'accesso che elimini ogni discriminazione, il diritto a una vita dignitosa e ad una piena eguaglianza formale e sostanziale  tra i cittadini e le cittadine di questo paese dovrebbero essere un tema talmente prioritario da non generare nemmeno discussione. Non dovrebbero sottrarre più tempo di una semplice ratifica di una realtà che già è nei fatti e nella vita di migliaia di persone nel nostro paese. 

Ma questa semplicità non sembra avere presa , tutt* impegnati a darci battaglia su ruoli, potere, denaro, interessi individuali, generando quella disaffezione e rabbia che si riflettono in due modalità di comportamento che sempre più spesso possiamo osservare. Da un lato chi guarda al passato e afferma che nulla mai cambierà, dall'altra chi tenta un cambiamento isolato alzando il livello dello scontro a modalità che non hanno presa nell'immaginario collettivo. In mezzo restiamo noi, catalizzatori di un cambiamento che cercano di radunare attorno a sé quel numero critico di persone, corpi, pensieri che inneschino una reazione. Ci chiamano invertiti, ed io dico sì, sono un invertito. Come ha ben scritto Olga Fantò ne Il posto dove vivo "Siamo state due invertite? Sì! Siamo riuscite ad invertire un pezzo di mondo, una piccola frazione di universo. Che col tempo diventerà sempre più grande, perchè verrà perpetuata da tutte le persone che ci hanno conosciute, da quelle che conosceranno nostra figlia, i nostri nipoti, i nostri amici. Questi a loro volta lo trasmetteranno ad altri, in un circolo virtuoso che non avrà mai fine".

Non smetteremo di lottare ogni giorno, mai. Anche con l'amarezza di non avere attorno quelle stesse persone che beneficiano quotidianamente lotta per loro sacrificando molto della propria stessa vita come fanno i volontari e le volontarie del comitato Arcigay Catania e dei comitati siciliani e calabresi che oggi sono qui presenti con il loro contributo e sostegno.

Lottiamo all'interno di questa bellissima associazione che è Arcigay  perchè abbiamo sperimentato che quando si fa un passo avanti e si diventa parte di un cambiamento sociale nel farlo si diventa collettivamente più liberi e libere, più unit*, più felici.

Vi lascio con un invito: non abbiate paura! Diventate parte di questo cambiamento, lasciatevi travolgere dalla gioia di essere protagonisti e protagoniste con la vostra vita rendendo questo paese e questa bellissima città un posto migliore per tutte e per tutti.