venerdì 16 novembre 2012

Torino cammina con i gamberi?


(CS) – Fassino non accosti Torino a San Pietroburgo Omofoba

Il Coordinamento Torino Pride deve tristemente prendere atto degli accordi stipulati dal Sindaco di Torino Piero Fassino con la città omofoba di San Pietroburgo e le ancor peggiori parole da lui spese in merito.

Ricordiamo al Sindaco Fassino che la città di San Pietroburgo ha approvato una legge che punisce qualsiasi espressione e qualunque manifestazione pubblica delle identita e dei temi LGBT, una legge che prevede pene severissime per chiunque esprima pubblicamente il proprio orientamento sessuale o la propria condizione di Transgender.

In tutto il mondo, da mesi, sono in atto campagne per spingere le città gemellate con San Pietroburgo a bloccare o congelare gli accordi di collaborazione, (utile ricordare la campagna italiana ad opera dell'Associazione Certi Diritti sulla città di Milano), come forma di pressione contro la legge in questione, ed oggi il Sindaco di Torino con questo atto rischia di sporcare l'immagine di Torino - Città della Resistenza e Città dei Diritti -.

Con questa firma si rischia di far passare il messaggio che gli interessi economici possano essere messi davanti ai Diritti delle Persone.

Con questa firma rischiamo di sancire lo sdoganamento di una cultura omofoba.

Stringendo la mano del Governatore Georgy Poltavchenko, abbiamo stretto la mano di colui che ha promosso e firmato quell'odiosa legge.

Torino è medaglia d'oro della guerra di liberazione nazi-fascista, e negli ultimi anni è stata il laboratorio di integrazione delle diversità e dell'accoglienza che molte città ci invidiano, non possiamo permettere che venga culturalmente accostata ad una città come San Pietroburgo, che vieta ai singoli di essere se stessi, affermando che ci sono «ragioni e similitudini storiche, e allo stesso tempo attuali »

E allora ci permettiamo, Sindaco Fassino, di ricordarLe che durante la sua campagna elettorale nel confronto fra candidati promosso proprio dal nostro Coordinamento Torino Pride, Lei si era impegnato pubblicamente a non arretrare rispetto al tema dei diritti, di portare avanti la linea Chiamparino e di mantenere la città nel solco della "Città dei diritti"

Invece, recentemente abbiamo dovuto tristemente assistere come in Sala Rossa siano stati bocciati gli ordini del giorno sul Matrimonio e sulle cerimonie pubbliche.

Confidiamo quindi che Lei possa riacquistare la credibilità sulle promesse fatte, operando davvero e concretamente nel solco storico di questa Città, riaprendo un confronto serio sui temi appena bloccati e facendosi personalmente garante della loro approvazione in Consiglio Comunale.

Come Coordinamento Torino Pride auspichiamo che il Sindaco Fassino ed il Consiglio Comunale di Torino chiedano pubblicamente l'abrogazione dell'ignobile legge di San Pietroburgo, questo sì che sarebbe un gemellaggio che potremmo apprezzare

E poi, visto che sta offrendo ai suoi ospiti un giro turistico tra i gioelli della nostra bella e orgogliosa città, auspichiamo possa terminare in bellezza facendo loro visitare il Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere che la nostra Città si vanta di avere da ben 11 anni, noi saremo in trepidante attesa di ammirare le foto che Vi immortalano.

Il Coordinamento Torino Pride





"Di fatto stiamo osservando come tutte le promesse, fatte in campagna elettorale o subito prima dei momenti di visibilità come i Pride o il Festival del Cinema LGBT, stanno venendo meno. L'argomento dei diritti è uscito dalle agende del Comune, o forse si pensa che si è già fatto abbastanza. Nessuno sembra riflettere sul fatto che Torino era capofila in Italia sui diritti grazie al lavoro costante di sponda tra le istituzioni e le associazioni che aveva prodotto un'eccellenza anche sul panorama internazionale, generando non solo un avanzamento culturale ma anche un volano per l'economia. Torino è infatti punto di riferimento per centinaia se non migliaia di persone che scelgono questa città come meta turistica, come luogo per studiare o per avviare un'attività proprio perché è riconosciuta l'importanza della specificità LGBT. Ci chiediamo oggi se questo tema è scivolato in secondo piano per semplice miopia o per scelta consapevole. In entrambi i casi aspettiamo un chiaro segnale di inversione di marcia, invitando già fin da ora il sindaco, il consiglio comunale e la giunta a partecipare, il 20 novembre, alle iniziative commemorative in occasione del T-DOR."
Marco Giusta

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